giovedì 30 dicembre 2010

04: messa a fuoco, apertura e chiusura del diaframma.

Terza esercitazione: messa a fuoco in relazione all'apertura del diaframma ed alla velocità di scatto.

Rubinetto a fuoco diaframma aperto, poca profondità di campo.
Canon EOS 350d, f/5.5, 1/125 sec., ISO1600, 55mm
Rubinetto sfocato, secondo piano a fuoco, diaframma aperto.
Canon EOS 350d, f /5.5, 1/125 sec., ISO1600, 55mm

Rubinetto a fuoco, diaframma chiuso, quindi maggiore profondità di campo e primo e secondo piano omogenei.
Canon EOS 350d, f/11, 1/20 sec., ISO1600, 55mm

Secondo piano a fuoco, rubinetto sfocato, diaframma chiuso, quindi primo e secondo piano omogenei.
Canon EOS 350d, f/11, 1/25 sec., ISO1600, 55mm




La profondità di campo nitido o semplicemente profondità di campo è la distanza davanti e dietro al soggetto principale che appare nitida (a fuoco). Per ogni impostazione dell'obiettivo, c'è un'unica distanza a cui gli oggetti appaiono perfettamente a fuoco; la nitidezza diminuisce gradualmente in avanti (verso il fotografo) e indietro (in direzione opposta). Il "campo nitido" è quell'intervallo di distanze davanti e dietro al soggetto in cui la sfocatura è impercettibile o comunque tollerabile; la PdC si dice essere maggiore se questo intervallo è ampio e minore se è ridotto. Per motivi legati all'angolo di incidenza dei raggi luminosi, il campo nitido è sempre più esteso dietro al soggetto a fuoco che davanti; più precisamente, la distanza perfettamente a fuoco si trova grosso modo a un terzo del campo nitido, verso il fotografo. Un punto al di fuori del campo nitido (sfocato) produce sulla pellicola un circolo di confusione, il cui diametro cresce man mano che ci si allontana dal campo nitido stesso.
Ci sono molti fattori che incidono sulla profondità di campo in uno scatto. I più importanti sono la lunghezza focale, la distanza del soggetto, e l'impostazione del diaframma della fotocamera. 

lunedì 20 dicembre 2010

03: due vecchie foto

Milano, settembre 2009.  Canon EOS 350d, f/5.4, 1/1600 sec, 54mm.

Cristina. Canon EOS 350d, f/4, 1/200 sec, 18mm.

02: A.Adams, F.Fontana, J.Meyerowitz

Seconda esercitazione: confronto di tre grandi fotografi.

La natura è il soggetto principale delle opere di Ansel Adams, ambientalista ed escursionista. Le sue fotografie sono prettamente in bianco e nero, e le luci e le ombre creano texture, profondità ed equilibrio nella composizione dell'immagine. Utilizza, infatti, un'ampia profondità di campo e il diaframma chiuso, oltre a preferire ottiche grandangolari per evidenziare il paesaggio.


Le fotografie di Franco Fontana, più che preferire un soggetto particolare, evidenziano il buon gusto di accostare colori complementari, luminosi e saturati, alle linee, più o meno complesse, che compongono l'opera. Il risultato è una fotografia, quasi un dipinto, armoniosa in tutti i suoi aspetti.
Osservando le fotografie di Joel Meyerowitz, sembra quasi che il reale venga trasformato in una pittura plastica e contrastata, grazie ad una luce particolarmente violenta, ma soffusa. Il fotografo varia nei suoi soggetti che ricordano le situazioni dei dipinti del pittore statunitense E.Hopper.

01: luce

Prima esercitazione.

 Stazione ferroviaria, Novara, 19 novembre ore 8.00.
Fotografia scattata con il cellulare, modello fotocamera: LG eletronics KP500, f/2.8, 4 mm.

Campagna novarese, scattata dal treno (direzione Milano), 19 novembre ore 8.15.
Fotografia scattata con il cellulare, modello fotocamera: LG eletronics KP500, f/2.8, 4 mm. 

Campagna novarese, scattata dal treno (direzione Milano), 19 novembre ore 8.15.
Fotografia scattata con il cellulare, modello fotocamera: LG eletronics KP500, f/2.8, 4 mm.



Sarpom scattata dal treno (direzione Milano), San Martino di Trecate (NO), 19 novembre ore 8.20.
Fotografia scattata con il cellulare, modello fotocamera: LG eletronics KP500, f/2.8, 4 mm.