Un filmato time-lapse può essere ottenuto processando una serie di fotografie scattate in sequenza e opportunamente montate. Filmati di livello professionale, vengono prodotti con l'ausilio di videocamere e fotocamere provviste di intervallometri ovvero di dispositivi di regolazione, del frame rate di cattura o della frequenza degli scatti fotografici, su uno specifico intervallo temporale; alcuni intervallometri sono connessi al sistema di controllo del movimento della telecamera in modo da ottenere effetti di movimento, quali panning e carrellate, coordinati a differenti frame rate.
Il time-lapse trova un largo impiego nel campo dei documentari naturalistici. Mediante questa tecnica cinematografica, è infatti possibile documentare eventi non visibili ad occhio nudo o la cui evoluzione nel tempo è poco percettibile dall'occhio umano, come il movimento apparente del sole e delle stelle sulla volta celeste, il trascorrere delle stagioni, il movimento delle nuvole o lo sbocciare di un fiore.
Considerando un frame rate standard di 24 fps, in fase di riproduzione del filmato appariranno sullo schermo 24 fotogrammi consecutivi al secondo. In circostanze normali, la frequenza di cattura (o di registrazione) è pari a quella di proiezione per cui il tempo, nel filmato, sembra scorrere normalmente.
Se la frequenza di cattura diminuisce, ma viene mantenuta inalterata quella di proiezione, il tempo, nel filmato, sembrerà scorrere più veloce.
La variazione della velocità di riproduzione può essere calcolata dividendo il frame rate di proiezione per quello di cattura.
Link:
Stupendo Timelapse di New York city.
NYC - Mindrelic Timelapse: http://vimeo.com/18554749
Timelapse in HDR.
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