mercoledì 22 gennaio 2014

Tesi "No Hay Banda"

Pubblico finalmente il mio progetto di tesi esposta il 18 marzo 2013.

No Hay Banda (installazione video)

Nel percorso di ricerca su David Lynch in parallelo a Francis Bacon (la mia tesi: "David Lynch: percorso tra pittura e cinematografia") ho tratto i seguenti elementi: il ritratto, il corpo in movimento, il suono e il silenzio.
La mia intenzione, grazie al time lapse sperimentato durante il corso del terzo anno di fotografia, è di creare dei ritratti fotografici/pittorici animati.

No Hay Banda - progetto di laurea

Lo sguardo, il ritratto

Al di là della rappresentazione, la pittura apre uno spazio in cui il problema della visibilità è, inanzi tutto, il problema di un gioco di sguardi: questo scambio crea un luogo in cui lo spettatore si immerge, perdendo il ruolo di semplice osservatore ed entrando dentro il quadro o dentro l'inquadratura per quanto riguarda il cinema di Lynch.
Il ritratto è un ricettacolo di sguardi, quindi. Nella cinematografia lynchiana lo sguardo dello spettatore muove, muta o addirittura deforma questi corpi.
Tra noi ed il corpo filmico (e pittorico) si instaura un continuo rimando e movimento che mantiene l'immagine avvolta in una sorte di mistero che si rivolge allo sguardo del ritratto.


Audio

Il suono che accompagna l'immagine è su più livelli rimandando alla stratificazione della realtà dei film di Lynch.
Partendo dal "fondo" troviamo la base, il sottofondo dell'opera che amalgama gli altri suoni (ringrazio Alberto per quanto riguarda questa base).
Il secondo suono è una registrazione di un programma radio spagnolo. "E' tutto registrato" come annuncia Lynch in Mulholland Drive (No hay banda). Questo è  mixato con una musica jazz, tratta sempre da una radio.
Arriviamo al terzo e ultimo strato dell'audio, cioè quello elaborato contemporaneamente con l'immagine. Ogni tanto (l'audio e le immagini video, nell'installazione, vengono mandate casualmente) sentiamo pronunciare lentamente la frase "No hay banda" che accompagna i movimenti del labiale. La frase è ripetuta sia normalmente che al contrario come nella Loggia nera di Twin Peaks.

Movimento

Il viso è animato dai dettagli, dagli occhi, dalla bocca. In particolare quest'ultima è mossa dal labiale che pronuncia "silenziosamente" la frase che da titolo all'installazione, citando Lynch:
"No hay banda! Il n'y a pas d'orchestre! Non c'è una banda! Eppure possiamo sentire lo stesso il suono di un clarinetto... o di un trombone... è tutto registrato!".
Mulholland Drive - scena Club Silencio
Questa scena esplicita la necessità di una assenza della parola, del segnale come vera possibilità di approccio al cinema, di un rapporto con il film come esperienza di visione.
Viene esplorata così la problematica dell'immagine e della sua creazione. Il risultato è un movimento estraniante.

frame in sequenza
frame in sequenza


Sala posa

La sala posa viene organizzata  come in un set da beauty:
beauty dish con griglia, softbox, fondale nero illuminato da un flash con gelatina rossa.

Sala posa di Gino Saccomandi. A destra lo schema.
 Ecco i modelli che mi hanno concesso le loro facce:

Luca
Sara
Martina
Federico
Alberto
Elia
Piero
Simone


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